Cosa farai

La vera anima di Africo vecchio, tra le silenziose vie dell’antico borgo fantasma, tra rovine vedette di un’era passata, città natale del monaco Basiliano Beato Leone.

Il vecchio paese, già dal momento dell’abbandono definitivo, rimane collegato tramite un sentiero, che ancora oggi bisognerà intraprendere per visitare il posto. In realtà una strada carrabile vera e propria non ci è mai arrivata e questo contribuisce a dare se possibile, ancora più fascino ad un luogo già bello di suo per la posizione e per i panorami che regala durante la visita. Decidiamo di fare il giro antiorario del paese, partendo dalla Porta del Parco per continuare quindi su di una sterrata abbastanza nuova prendendo il primo bivio a destra e scendere così in località Campusa, esattamente nel versante sud di Puntone della Guardia.


Dopo qualche tornante, si apre subito la vista ad una parte del paese, con la fila di vecchie case popolari, dei ricoveri per animali, con in lontananza il plesso delle scuole elementari, riconoscibili dalla scritta posta in alto, alla quale ci arriveremo dopo aver oltrepassato un vecchio mulino. Il selciato è tutto in pietra e ben visibile, così come le viuzze: non scontato, visto che fino a poco tempo fa queste erano invase dai rovi al pari delle diverse case signorili, dell’asilo stesso e della vecchia caserma dei carabinieri che incontreremo prima di raggiungere la chiesa di San Nicola e, successivamente, il Calvario. Il posto, per quanto ripulito dall’Afor, riesce comunque a dare la sensazione del selvaggio antico, in quanto ancora gli alberi di pero e rovi hanno preso pieno possesso delle case.

Risalendo ora dal vecchio sentiero passeremo attraverso un bosco di querce e castagni, con l’intento di raggiungere poco più avanti la vecchia chiesetta di San Leo, all’ombra di puntone Casazri. La chiesetta presenta una navata unica, una semplice architettura, con il campanile in primo piano per due campane e costituisce la meta di un pellegrinaggio che gli abitanti di Africo nuovo svolgono il 5 maggio di ogni anno. Questo punto è un vero spettacolo; girarsi a valle vuol dire posare lo sguardo su una serie di valli e cime facilmente riconoscibili, come ad esempio la fiumara La Verde e M. Scapparrone. Girandosi invece si può ammirare proprio dietro la chiesa, Monte Iofri con il suo inconfondibile profilo. Nelle giornate con visibilità ottimale in direzione nord ovest invece, è possibile vedere davvero in lontananza, due lingue d'acqua e schiuma a trecento metri l’una dall’altra: queste appartengono rispettivamente al torrente Aposcipo ed al torrente Ferraina, cascate sviluppate a valle delle Palmarello e delle Forgiarelle. Ritorniamo sui nostri passi e deviare poi su una mulattiera incastonata tra rocce che sale, mostrando ulteriori panorami e montagne tra le quali Montalto. Il mezzacosta che seguiremo stavolta sarà sul lato nord di Puntone della Guardia e ci permetterà di chiudere l’anello in tempi brevi e di tornare alle auto.

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Altre informazioni

Cosa è incluso

Escursione in natura

Guida esperta certificata

Attrezzatura

Trasporto fino al luogo di incontro

(su richiesta)

Assicurazione

(su richiesta)

Bastoncini da trekking

(su richiesta)

Pranzo o cena

Dove si trova

Al vecchio borgo abbandonato di Africo Vecchio

,

Catanzaro

3 ore

Pubblica

Privata

30€

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